Se utilizzi queste 3 parole in modo abituale, sei dotato di un’intelligenza emotiva più alta della maggior parte delle persone

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By Caterina Stabile

L’intelligenza emotiva è una qualità importante, ma finisce spesso per essere sottovalutata nella nostra società, ci sono però dei soggetti che hanno una maggiore propensione per questa virtù e la dimostrano utilizzando delle parole precise.

Si tratta nello specifico di tre parole che, se usate in modo abituale, rendono un soggetto un vero leader ed una persona migliore. Queste tre parole in fila suonano così: “Non lo so” che richiamano la famosa citazione di Socrate “So di non sapere”.

Con questa confessione, che spesso per presunzione o per un eccessivo orgoglio non si trova il coraggio di esprimere ad alta voce. Infatti se si pronuncia ad alta voce “Non lo so” si finisce per ammettere un fallimento.

Questo, a quanto pare, è il motivo per cui quando lo si fa si dimostra un’intelligenza emotiva superiore agli altri.

Le persone dotate di intelligenza emotiva sono capaci di dire queste parole e di capire che ogni esperienza della vita è avvolta da imprevisti, e che non sempre ci sono certezze.

Inoltre sono consapevoli del fatto che ogni cosa cela un suo lato positivo ed un suo lato negativo.

Non lo so- un'ammissione che rende liberi e che apre alla crescita

“Non lo so”: un’ammissione che rende liberi e che apre alla crescita

Anche chi dimostra, sempre di essere responsabile ed in grado di risolvere qualsiasi cosa, può ammettere una débâcle. Tutti hanno dei limiti anche quando assumono posizione di spicco.

Quando la posta in gioco è alta, sia in ambito professionale che privato, se si confessa la propria incapacità non si scalfisce la propria immagine.

Non è semplice prendere sempre la decisione giusta, in molti casi anche se si ha una certa esperienza e grandi intuizioni c’è ancora molto che non si conosce.

Quindi come forma di autoconsapevolezza dei propri limiti, e come valvola di sfogo, per liberarsi dalle pressioni si dovrebbe far uscire di bocca queste fatidiche parole.

Ma non tutti sono in grado di farlo. A volte, ammettere la propria impotenza ed incapacità su una questione significa aver bisogno degli altri. In questo modo si ha la possibilità di apprendere qualcosa si nuovo che consente di crescere come: individuo, professionista, essere sociale.

A volte significa accettare che c’è un’informazione importante di cui si ha bisogno per prendere la decisione migliore, ma che si ignora. Solo chi ha umiltà e consapevolezza di sé può riconoscere le sue mancanze e così iniziare ad imparare.

Cosa vuol dire essere dotati di un’intelligenza emotiva più alta degli altri

Esprimere ad alta voce un “Non lo so” richiede un incredibile livello di intelligenza emotiva.

Questo perché sono necessari doti quali: grande consapevolezza di sé, fiducia ed autocontrollo, che fanno la differenza tra leader ordinari e straordinari.

Queste stesse virtù sono indispensabili anche per comportarsi sempre da persone degne di ammirazione e leali.

Infatti chi può contare su un’intelligenza emotiva superiore alla media sa bene che la felicità è una decisione, ma non sente il bisogno di prenderla ogni volta.

Quindi non si illude che la felicità sia uno stato di grazia perenne, e si concede il tempo per valutare le circostanze. Così si recupera il contatto con la normalità e questa condizione può risultare di grande appagamento.

Dietro ad un “Non lo so” si segnala inoltre il bisogno di prendersi del tempo per non risentire di eventuali condizionamenti di tipo sociale.

Chi lo fa dunque, preferisce ammettere un limite piuttosto che essere influenzato da mentalità, pensieri ed idee che non gli appartengono.

Perciò preferisce indagare alla ricerca di una soluzione invece che percorrere una strada sbagliata.

Per approfondimenti: