Eterna presenza, di Pedro Salinas. La toccante dedica alla persona amata assente o volata via

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By Alice Iz

È una magnifica poesia di Pedro Salinas, una poesia che ogni persona può vivere a modo proprio, leggendone le parole, pensando a chi non è presente fisicamente, perchè lontano o scomparso.

La presenza che accompagna costantemente, come parte di sè, e di un significato che trascende l’aspetto materiale della vita.
Sono versi toccanti, di una semplicità che commuove.

Sono versi vivi, sofferti, incisi nell’anima prima ancora di essere scritti.
Sono versi che raccontano di quei vuoti, di quelle nostalgie, di quelle dolorose assenze che ognuno di noi conosce.
Sono versi per voi:
Eterna presenza

Non importa che non ti abbia,
non importa che non ti veda.
Prima ti abbracciavo,
prima ti guardavo,

ti cercavo tutta,
ti desideravo intera.
Oggi non chiedo più
né alle mani, né agli occhi,

le ultime prove.
Di starmi accanto
ti chiedevo prima,
sì, vicino a me, sì,

sì, però lì fuori.
E mi accontentavo
di sentire che le tue mani
mi davano le tue mani,

che ai miei occhi
assicuravano presenza.
Quello che ti chiedo adesso
è di più, molto di più,

che bacio o sguardo:
è che tu stia più vicina
a me, dentro.

Come il vento è invisibile, pur dando
la sua vita alla candela.
Come la luce è
quieta, fissa, immobile,

fungendo da centro
che non vacilla mai
al tremulo corpo
di fiamma che trema.

Come è la stella,
presente e sicura,
senza voce e senza tatto,

nel cuore aperto,
sereno, del lago.

Quello che ti chiedo
è solo che tu sia
anima della mia anima,

sangue del mio sangue
dentro le vene.
Che tu stia in me
come il cuore

mio che mai
vedrò, toccherò
e i cui battiti
non si stancano mai

di darmi la mia vita
fino a quando morirò.
Come lo scheletro,

il segreto profondo
del mio essere, che solo
mi vedrà la terra,
però che in vita

è quello che si incarica
di sostenere il mio peso,
di carne e di sogno,
di gioia e di dolore

misteriosamente
senza che ci siano occhi
che mai lo vedano.
Quello che ti chiedo

è che la corporea
passeggera assenza,
non sia per noi dimenticanza,
né fuga, né mancanza:

ma che sia per me
possessione totale
dell’anima lontana,
eterna presenza.

Pedro Salinas da “Poemas Sueltos” (1937 – 1939)
Presenze eterne quelle amate, perché vive sempre, nell’amore.