Quando un amore finisce è meglio lasciarlo andare

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By Deborah Doca

Quando un amore finisce bisogna avere il coraggio, la forza di chiudere, di lasciarlo andare.

Tutti abbiamo vissuto delle rotture nelle nostre relazioni, e di conseguenza, tutti abbiamo provato il vuoto della perdita, il dolore dell’abbandono, la tristezza della fine.

All’improvviso sembra che tutto il mondo, tutto quello che si è costruito, tutto ciò per cui si è combattuto sia schiantato a terra e sia ridotto in pezzi minuscoli, per poi trasformarsi in cenere.

Stiamo parlando della fine di un amore..

Non c’è niente di più doloroso di una relazione che si pensava fosse una strada larga e piena di sorprese, ed all’improvviso termina, il proseguio è interrotto, si è giunti al capolinea.

Non c’è niente di più doloroso del sapere che i sentimenti del partner non sono più gli stessi, sono cambiati.

Non c’è niente di più straziante del rendersi conto che non sei più semplicemente l’unica persona della sua vita.

Ci si sente come se nulla possa più avere un senso, come se la vita finisse, e con essa la capacità di sognare, fare progetti, impegnarsi.

Si viene travolti da un’onda anomala, improvvisa, fatta di ricordi, di promesse, di tutto quello di cui si era intessuta la propria vita e le proprie giornate.

È il momento allora di fare una pausa, di capire e, soprattutto di non farsi inghiottire in questa spirale negativa.

Non bisogna farsi mettere completamente in un angolo e non bisogna mettere in discussione tutto, a cominciare da se stessi.

Occorre tenere a mente la propria persona, averne rispetto.

Se occorre fare un passo indietro, o di lato, ciò non significa arretrare e perdere di vista se stessi e la propria vita.

È importante capire cosa è successo evitando però di camminare con la testa sempre rivolta al passato, di farsi sovrastare dal dolore e pensare che non ci sia un bel arcobaleno al termine della tempesta.

Sicuramente sono momenti difficili, ma è proprio in questi che occorre abbracciarsi un po’ più forte, volersi un po’ più bene, e continuare a camminare a testa alta e per il proprio sentiero.

Non cedendo alla tentazione di dare tutte le colpe a se stessi, di sentirsi l’unico responsabile di un esito che si immaginava e si voleva diverso.

Quando qualcuno dice che non è più disposto a percorrere un cammino comune non è per nulla facile vivere questi attimi, ma questa non è una condanna e nemmeno una sentenza sulle proprie qualità e sulla propria persona.

In quegli istanti occorre avere la forza di rispettare quella scelta, amarsi abbastanza da riuscire a lasciare andare l’altra persona.

Non è trattenendo che si dimostra di amare qualcuno. E se questo sentimento non è più corrisposto è meglio rimanere soli per un certo tratto di strada, piuttosto che accompagnati da una persona che sente l’obbligo di stare vicino e non il piacere di farlo.

Il tempo mette a posto ogni cosa, restituisce chiarezza e una visione più nitida della relazione vissuta e delle cause che l’hanno interrotta.

Un vetro che è andato in frantumi difficilmente si può riparare, e allora è meglio sentire un po’ di aria sulla pelle, anche gelida, fastidiosa, ma sapere che prima o poi il sole tornerà a splendere, e con esso, il piacere di riprovare il tepore e le sensazioni che parevano perse per sempre.