Sii te stesso, anche se disturba coloro che fingono di essere ciò che non sono

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By Deborah Doca

Sii te stesso, sempre e non temere di disturbare coloro che fingono di essere ciò che non sono.

“Non sei pazzo. Pazzi sono quelli che sostengono relazioni interrotte, quelli che pagano auto di lusso mentre devono pagare l’affitto, quelli che abbandonano i loro sogni per vivere di apparenze. Sei solo reale. E questo non è per nessuno. ”
(Pedro Augusto)

Non è facile essere autentici e vivere le proprie verità nel mondo di oggi, dove le apparenze dettano le regole e lo status sociale supera l’essenza umana.

Ancora di più con l’aspetto persecutorio che permea i social network, dove esporre un semplice punto di vista su qualcosa può portare a rimproverare e censurare le persone che a malapena ci conoscono.

Questo è il motivo per cui ci chiediamo spesso se siamo veramente adatti a vivere in questo mondo.

Quando siamo gentili, possiamo essere visti come qualcuno che ha secondi fini.

Quando proviamo compassione per qualcuno, possiamo essere giudicati deboli.

Quando non siamo d’accordo con qualcuno, possiamo essere offesi nel peggiore dei modi.

Quando ci permettiamo di prenderci del tempo senza fare nulla, possiamo essere chiamati pigri.

Mai prima d’ora ci sono state così tante persone pronte a criticare la vita degli altri.

Mai prima d’ora ci sono stati così tanti maestri di verità.

Se solo qualcuno si prendesse la briga di vedere i curriculum di tutti questi tuttologi della vita…!

Confucio, dall’alto della sua saggezza scriveva
“Non preoccuparti se gli altri non ti apprezzano. Preoccupati se tu non apprezzi te stesso.”

Dovremo sempre di più essere consapevoli di qualcosa di ovvio: nulla che diciamo o facciamo piacerà a tutti, al contrario.

E quindi non vale la pena rinunciare per paura delle critiche, smettere di dire la propria opinione per timore della critica, abbassare la propria bandiera per qualcuno che non la conosce neppure.

La vita non è fatta per cercare approvazione o diplomi, sebbene troppo spesso venga mascherata per educazione una sorta di conformismo piatto e apatico.

Ci saranno sempre persone che contraddicono e condannano, indipendentemente dal modo pulito ed etico in cui conduciamo le nostre azioni, semplicemente perché sarà sempre doloroso osservare la felicità degli altri, il loro coraggio, la loro schiettezza.

I tuttologi ed i critici di professione, mestiere sempre più accostabile a quello più antico del mondo, con la piccola differenza che in questo ci si espone poco, non possono fare altro perchè manca loro il coraggio dell’indipendenza, essendo a libro paga della detestabile presunzione di infallibilità.

Quindi anche se incontriamo censure, rimproveri, giudizi e ostacoli di ogni genere, non bisogna mai perdere la voglia ed il coraggio di vivere la propria vita, di essere se stessi.

Perché niente è più piacevole di vivere come sentiamo veramente, senza l’inutile fardello di colpa e rimpianti vigliacchi.

Scrollandoci di dosso l’alibi delle mode, il fardello delle buone intenzioni solo per compiacere qualcuno, e prendiamoci, tra le mani, il nostro futuro.