A volte affrontiamo il lutto per qualcuno che è ancora vivo

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By Deborah Doca

Qualsiasi separazione definitiva può essere definita un lutto, perché si affronta come tale.

Ogni forma di separazione porta dolore, senso di vuoto, nostalgia ed ha il suo tempo di guarigione.

Siamo sopravvissuti a fin troppi lutti nella nostra vita. Abbiamo perduto amici, alcuni dei nostri cari, i nostri animali domestici…

Tutti dolorosi, di quel dolore insopportabile e imparagonabile.

Come tutte le tempeste emotive, il dolore ci porta a pensare e ripensare alle nostre vite, al modo in cui viviamo, alla dimensione dell’amore che ci lascia ed entra in noi.

Confrontiamo, cerchiamo di capire, ricordiamo, piangiamo, ci ribelliamo, piangiamo ancora, cerchiamo di tornare alla normalità, ma continuiamo a piangere.

Mi guardo intorno e mi rendo conto che ognuno ha il suo lutto, più o meno intenso, traboccante, riservato, manifesto, contenuto.

Imparo, quindi, che non si dovrebbe giudicare o confrontare il proprio dolore. Il dolore deve essere compreso e confortato, mai trascurato.

“A tutto c’è un rimedio fuorché alla morte”… quante volte lo abbiamo sentito dire?

Ed è vero: finché c’è vita, ci sono soluzioni. Quando una persona cara ci lascia, l’unica via è fatta di dolore, di nostalgia, di desiderio e infine di rinascita interiore. Tutto passa, dolorosamente, lentamente, ma passa.

A volte capita di vivere tutte queste emozioni, attraversare un lutto quindi, per qualcuno che è scomparso dalla nostra vita, ma è ancora in vita. Sano, forte e bello.

Perché diciamo che queste separazioni sono simili ad un lutto da affrontare?

Perché ci guardiamo intorno ed avvertiamo un enorme, doloroso senso di mancanza: quella persona non occuperà più i nostri spazi, non sentiremo più la sua voce, il calore di un abbraccio. Continua ad abitare il mondo, ma lontano da noi.

Soffriamo allo stesso modo, ci poniamo mille domande … “Dove sarà adesso? Con chi sarà? È più felice senza di noi oppure sente la nostra mancanza? ”

La separazione senza la morte oltre al dolore, porta anche il desiderio. Ed ha i suoi tempi di guarigione.

Desideriamo ardentemente quella determinata persona anche se la nostra vita deve andare avanti senza.

Perché bisogna andare avanti comunque, anche senza ciò che volevamo, senza quei sogni, in modo totalmente diverso da quello immaginato.

Il tempo farà il suo dovere e anche in questo caso, porterà consolazione.

Nessuno può sostituire nessuno, ma ci saranno nuovi partner, nuovi amici… in modo che il nostro amore non soffochi nel petto e trovi un’altra casa dove abitate e riposare.

Ecco, l’amore nn muore.