8 atteggiamenti inconsapevoli delle persone ansiose

Foto dell'autore

By Deborah Doca

Le persone ansiose non sono semplicemente nervose, timide o introverse e spesso le accomunano 8 atteggiamenti inconsapevoli.

L’ansia comporta panico e paure irrazionali e interferisce con la vita di tutti i giorni.

Una patologia con una forte crescita secondo quanto riportato da diverse ricerche effettuate.

Chi soffre di ansia sa che deve affrontare una battaglia quotidiana.

È qualcosa che impedisce di vivere normalmente.

Nessuno riesce veramente a capire cosa vuol dire vivere con un livello di sensazioni come quelle provocate dall’ansia.

Questo stato emotivo porta inoltre ad una serie di reazioni, comportamenti, molte volte inconsapevoli, ma costanti, attuali, quotidiani.
Vediamoli insieme:

1- Si immagina sempre il peggiore degli scenari

Se si sta per incontrare qualcuno per la prima volta o si sta andando ad un appuntamento di lavoro, si pensa allo scenario peggiore.

Ci si preoccupa di perdere il filo del discorso o di dimenticare tutto ciò bisogna dire.

Si immaginano persone che prendono in giro e scherzano sul proprio atteggiamento. Insomma, per ciascuna delle situazioni che si stanno per vivere, lo scenario è sempre il peggiore.

L’aspetto paradossale, e purtroppo reale, è che questi stati d’animo portano conseguenze in effetti negative, e si finisce dentro un tunnel cieco fatto di continue previsioni poco ottimistiche che, puntualmente, si verificano.

2- Si evitano le situazioni in cui si ritiene di poter essere giudicati

L’ansia porta a sentire che si è costantemente giudicati.

E quindi, se si immagina che il responsabile del proprio reparto sarà scontento del nostro lavoro si finirà per non fare più la pausa caffè per paura di essere ripresi, o se il compagno di ufficio farà un rinfresco si eviterà di andare per paura che qualcuno critichi il proprio abbigliamento.

Si vive in sostanza con la costante paura di essere messi all’indice.

3- Si teme che altri noteranno la propria paura

Si diventa sicuri che l’ansia sia sempre manifesta, visibile a tutti, cosi si ha paura che tutti per la strada la noteranno.

Ci si pensa così tanto da avere sintomi fisici: mani sudate, tremanti, mancanza di respiro e così via.

Si vive col terrore che questi sintomi siano evidenti, quindi si evitano il più possibile riunioni, incontri, occasioni.

4- Ci si sente a proprio agio solo con poche persone

Queste continue paure limitano di molto quindi il numero di persone che si frequentano, e si finisce per considerare innocue e non pericolose solo un limitato numero di conoscenze.

Finendo, quindi, con il frequentare solo queste, e limitando sempre più la propria vita sociale.

5- Si esamina tutto in modo eccessivo

L’ansia spinge a sovra-analizzare. Si diventa ossessionati da quello che si dice e si fa, quello che è meglio non dire non fare.

Si diventerà maniacali nello scegliere in che modo vestirsi o come presentarsi al prossimo colloquio di lavoro.

Atteggiamenti che tolgono spontaneità, naturalezza, acuendo ancora di più l’immagine di persona insicura e ansiosa.

6- Si diventa molto stanchi

L’ansia svuota fisicamente. Lo stato di costante stress in cui si vive distrugge il corpo e la mente.

Si diventa esausti e sempre alla disperata ricerca di riposo.

Ma anche questo traguardo, quello di chiudere gli occhi mezz’ora diventa un incubo, perchè appena si prova a riposare si è assediati immediatamente dai pensieri.

7- Si ritiene che questo stato non possa cambiare

A causa di tutti questi sintomi si finisce per entrare in uno stato mentale estremamente pessimistico, si pensa che non possa mai cambiare nulla e rischia di subentrare una forma di rassegnazione molto deleteria.

Ci si convince che una sorta di congiura ha creato una situazione di vita così difficile e si finisce per perdere qualsiasi speranza di uscita.

8- Tutto preoccupa

Quando la visione diventa questa l’unica fonte di vitalità è data dalla preoccupazione.

Preoccuparsi diviene come la spia di sentirsi vivo, di produrre pensieri, di partecipare alla sofferenza generale del mondo.

Uno stato che sancisce la visione pessimistica della vita che si finisce per accettare come l’unica possibile.

Bene, dopo avere letto tutte queste situazioni un pensiero in conclusione è doveroso: uscire da questa patologia è possibile.

La vita non è solo dolore, ansia, preoccupazioni, e con una buona guida, un po di pazienza, ed un pizzico di fortuna anche questo tunnel può diventare un ricordo.