Empatia, il difficile compito di mettersi nei panni degli altri

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By Deborah Doca

Siamo connessi al nostro interno, ma anche all’esterno e in entrambi i tipi di connessioni, l’empatia gioca un ruolo molto importante .

Grazie ai progressi tecnologici, il mondo esterno con cui possiamo interagire, è sempre più ampio.
Più ampie le vie di comunicazioni, ma con meno informazioni e l’empatia, per questo, diventa più difficile.

Si pensi, per esempio, quanto difficile possa essere dimostrarsi empatici con una persona con la quale si comunica solo attraverso messaggi di testo, chat, stati sui social network.

L’empatia necessita invece di un contatto visivo, di una vicinanza reale, palpabile.

COS’È L’EMPATIA?

Possiamo definire l’empatia come la capacità di comprendere lo stato emotivo (emozioni e sentimenti) e cognitivi (idee o pensieri) di altre persone o di noi stessi. Inoltre, questa comprensione è una conseguenza dell’aver posto noi stessi nelle circostanze dell’altro.

Non è un esercizio facile o semplice e, talvolta, per ottenere ciò è necessario lasciare da parte gli stereotipi o l’ euristica a cui le nostre menti sono così affezionate.
Inoltre, è un esercizio complesso, perché comprendere e “sentire” il mondo di un’altra persona, richiede una buona parte della nostra attenzione e della nostra energia.

Ci sono poi persone e circostanze che hanno il potere di suscitare più empatia rispetto ad altre. Pensiamo a coloro più simili a noi, oppure a coloro che chiedono il nostro aiuto.

Nel primo caso, è facile essere empatici, nel secondo caso avremo una buona ragione per esserlo se valutiamo quella richiesta come sincera.

NEMICI DELL’ EMPATIA

Gli esseri umani sono in parte il prodotto delle situazioni che si vivono e che modellano, dalla nascita.

L’indifferenza può essere dovuta a diversi fattori, tra cui possiamo elencare:
L’egocentrismo.
La sfiducia.

La perdita di valori.
Competizione individuale per arrivare il più in alto possibile, a qualsiasi prezzo.
Le divisioni di stratificazione razziale, educativa e sociale.

“La mia libertà finisce dove iniziano gli altri”

COSA PUÒ FARE L’EMPATIA PER NOI E PER GLI ALTRI?

Cercheremo di rispondere a questa domanda facendo un viaggio attraverso diverse situazioni:

Empatia – Lavoro

Aumenteremo la probabilità di conoscere meglio gli altri, se riusciremo ad indossare di volta in volta, le “scarpe” di ognuno di loro.
In questo modo capiremo il bisogno di affetto delle persone, come funziono i loro corpi e l’origine di alcune delle loro emozioni.

Accettare la storia delle reciproche esperienze negative e positive li aiuterà a vivere, non solo a sopravvivere.
Se il dipendente comprende la necessità per l’azienda di aumentare le prestazioni e il capo fornisce ciò che è necessario, la relazione lavoratore-datore di lavoro, diventa molto soddisfacente.

Empatici con gli altri e con noi stessi

Essere empatici ci rende più sensibili e rispettosi dei limiti degli altri . Ad esempio, attraverso l’empatia saremo in grado di comprendere la frustrazione che i genitori dei bambini con autismo possono sentire in determinati momenti in cui non sono in grado di comunicare con loro

E perché dovremmo essere empatici con noi stessi?
Esaminare onestamente i nostri punti di forza e di debolezza ci impedirà di perdere qualcuno \qualcosa e allo stesso tempo favorirà nuovi incontri.

Empatia a scuola

Un’insegnate empatica, avrà maggiore ascendente sui suoi studenti. Per esempio l’empatia le permetterà di comprendere se un bambino è violento per indole, oppure se sta imitando un comportamento della sua cerchia familiare.

Comprendere poi la timidezza, l’iperattività, l’estroversione e la tristezza dei tuoi studenti,
renderà tutto più facile.

“Un insegnante che non è empatico, non sarà in grado di risolvere efficacemente i conflitti della sua classe”.

Infine se i genitori si ricordassero di essere stati bambini e adolescenti, ci
sarebbe più comprensione e il divario generazionale sarà ridotto.
Dopo tutto, essere genitori da un po’ di anni, non può aver cancellato radicalmente tutti i ricordi e spesso c’è bisogno solo di una chiave per ricordarli.

Aumentare l’empatia nei bambini e negli adolescenti, facendo appello ai loro sentimenti, è un’ottima risorsa per prevenire possibili comportamenti sociali indesiderati, come molestie o passività di fronte alle molestie.

Come abbiamo visto, l’empatia è un’abilità relazionale che serve precisamente a migliorare le relazioni, rafforzare i legami e riunire i cuori.

Inoltre, è utile per prevenire una buona parte della sofferenza moderna, profondamente segnata dalla sensazione di vuoto e solitudine che si è stabilita in molte persone, che urlano ma non si sentono, che non vengono ascoltate, riconosciute e infine amate.

Un interessante articolo da condividere!