Non mi arrabbio più: ascolto, osservo, rifletto e se è il caso, mi allontano

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By Deborah Doca

Il distacco emotivo, imparare cioè a gestire disagi, malesseri, a ponderare bene le scelte, è un obiettivo difficile da raggiungere, ma necessario quando per troppo tempo, abbiamo fatto i conti con situazioni complicate, negative e deludenti.

Per imparare a mantenere una giusta distanza emotiva occorre tempo ed occorre esperienza.

Distaccarsi emotivamente significa riuscire a vedere la realtà delle cose con maggior chiarezza, a gestire le situazioni che provocano rabbia, senza perdere forze ed energie.

La chiarezza e la lucidità di azione sono fondamentali, permettono di trovare le soluzioni migliori, le risposte che cerchiamo, a limitare le delusioni e ci permettono coerenza tra azioni ed emozioni.

Cosa ci occorre per diventare emotivamente distaccati?

Non esistono ingredienti magici o formule portentose, occorre, come dicevamo, tempo ed esperienza.
Inoltre bisogna tener conto dei fattori personali, il tipo di relazione che lo richiede, le circostanze.

Prendete le distanze da qualcuno che per noi conta molto, è estremamente difficile.
Ci sono persone che sentiamo talmente nel profondo, che allontanarcene sembra impossibile.

Ma a volte è necessario farlo, fisicamente o almeno mentalmente, per il nostro benessere psicofisico, per la negatività della situazione, per non annullarci.

Per meglio comprendere quello che stiamo dicendo, prenderemo come esempio un semaforo e i suoi tre colori: il rosso, il giallo e il verde.

Quando subiamo un affronto, il semaforo sarà certamente giallo: siamo stupiti, scioccati, sorpresi.
Pochi secondi dopo scatta il rosso: subentra la rabbia, il dolore, siamo accecati dalle emozioni.
In questo frangente, evitiamo di prendere decisioni o fare delle scelte.
Aspettiamo che scatti il verde.

Quando siamo sopraffatti dalle emozioni più violente, che siano di rabbia, ma anche di gioia, diamo loro il tempo di calmarsi, di stemperare l’ardore, prima di prendere qualsiasi decisione importante o drastica.

Se quello che sentite è il bisogno di urlare la vostra rabbia e tutto quello che pensate di quella determinata persona e andarvene per sempre, fermatevi, uscite a fare una passeggiata, ascoltate della musica, comunque rimandate il momento di un definitivo confronto-scontro.

Prendere le distanze, anche momentaneamente, servirà a farvi comprendere l’importanza reale delle cose, non ingigantite dalla delusione e dalla rabbia.

Riuscire a controllare le emozioni è possibile, come per tutti gli altri mestieri ed abilità, si impara con il tempo e l’esercizio.

Quando riuscirete a mettere una distanza emotiva tra voi e quanto accaduto, potrete ascoltare la vostra voce interiore che vi suggerirà senza essere influenzata, la scelta più giusta da fare.

Le intuizioni, libere dalle emozioni temporanee, si rivelano sempre le più giuste, perché basate esclusivamente sui sentimenti.

Con il distacco emotivo riusciremo a capire se quella particolare situazione merita una scelta drastica, oppure può essere ignorata e accantonata.

È importante per noi stessi, ma anche per coloro che ci vivono accanto, non essere accecati dalle emozioni passeggere.
Riuscirci significa evitare di prendere decisioni di cui in futuro potremmo pentirci.

Cosa ne pensate? Riuscite ad avere il giusto distacco emotivo ?
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